Vi ricordate “Fievel” quel vecchio lungometraggio animato degli anni ’90?
Una famiglia di topolini russi si metteva in viaggio per l’America attratta dalla leggenda che “non ci sono gatti in America”. Sulla stessa lunghezza d’onda sembra essersi mossa l’Ulss 6 Euganea, affermando che “non ci sono randagi a Padova”.
E’ finito così il primo round di una richiesta di risarcimento mossa all’Ulss 6 da un 19enne di Camposampiero. Questa la vicenda:
era da poco passata la mezzanotte del 23 agosto 2018 quando il giovane, percorrendo in sella al suo scooter via Cornara a poche decine di metri da casa, si è visto tagliare la strada da un cane. Inevitabile l’investimento, che ha lasciato a terra senza vita l’animale e ha procurato diverse ferite al ragazzo.
Il cane era privo di microchip o di collare ed è stato impossibile risalire al proprietario. Il ragazzo, medicato all’ospedale di Dolo, si è poi rivolto allo Studio 3A per tentare di ottenere un risarcimento che coprisse i danni fisici e quelli riportati dallo scooter. Il cane, privo di un proprietario certificato, per la società era di fatto considerabile un randagio. Ne è seguita una richiesta di risarcimento presentata all’azienda sanitaria in quanto responsabile degli animali liberi.
Che ha risposto che a Padova, in virtù della loro attività, non ci sono randagi. In sintesi, il cane era senza microchip, ma un padrone deve averlo avuto. Quindi la colpa dell’incidente è di un ignoto padrone. Restiamo in attesa degli sviluppi di questa curiosa vicenda….
Per approfondire:
http://www.padovaoggi.it/attualita/studio-3a-risarcimento-incidente-cane-randagio-villanova-camposampiero-15-febbraio-2019.html